Nik
(domenica 4 novembre 2012)
Categoria:
Rabbia
Cose da pazzi!
Noi insegnanti non abbiamo più un nuovo contratto di lavoro. L'ultimo,concesso molti anni fa, prevedeva dei gradoni di raggiunta anzianita' (un passaggio ogni 7 anni) riconducibile ad un aggiornamento di stipendio, a mio avviso, abbastanza misero (80euro dopo 7 anni) che il sen. Monti ha subito bloccato (non appena nominato premier) per posticiparlo di due anni sempre se ci dovessero le risorse disponibili. Da qui una riduzione sostanziale sulle eventuali pensioni e soprattutto sul trattamento di fine rapporto. Ora, l'economista inconpiuto, come io lo definisco, ha intodotto uno sgravio dell'irpef per gli stipendi non superiori a 50mila annui ( i nostri).Secondo detta norma, dopo un anno, un dipendente della pubblica amministrazione, recupererebbe 50 euro all'anno( dico all'anno, pari a circa 5 euro al mese, anzi meno.) I vari tg nazionali hanno dato molto rilievo alla notizia ma hanno altresì riportato che, sulle prossime tredicesime, ci sarà una prelievo medio di 50 euro. In questo modo il bilancio dei conti rimarrà invariatio. Gli aumenti stipendiali ai magistrati, pero', non sono stati blaccati come non sono stati ridotti gli stipendi per altre categorie dirigenziali della P.Amministrazione, come non si è applicata una tassa per i grossi patrimoni. Io non so perche' ci trattano tanto male nonostante noi dipendenti statali medi (insegnanti, ferrovieri, infermieri, poliziotti, impiegati, vigili del fuoco ecc. ecc.) si dice, siamo la "locomotiva" della nazione; noi che, con il nostro misero stipendio e con le nostre tasse portiamo avanti l'Italia. Dalle nostre buste paga, da cui non possiamo in alcun modo sottrarre nulla in quanto supercontrollati dal fisco perchè a reddito fisso, il Paese attinge risorse sicure, certe, mese per mese, anno per anno e se qualcuno di noi dovesse aderire ad uno sciopero, come quello che i sindacati unitari della scuola hanno deciso di proclamare per il prossimo 24 novembre, allora si decurterebbero dallo stipendio, per un solo giorno, circa 100euro netti (quasi una punizione.) Praticamente siamo stati messi in condizione di stare molto attenti. Per una giornata di sciopero, una sola, un prelievo dunque considerevole; una somma che non viene concessa nemmeno con un contratto annuo mai aggiornato ma posticipato di due anni dal sen. Monti. Un danno enorme che produce amarezza, rabbia, desiderio di non fare piu' il proprio dovere. Lo scorso inverno per una influenza durata una settimana, comprensiva di giorno libero e domenica, mi sono stati sottatti 65 euro. Essere malati dunque è un ulteriore danno oltre che la beffa di essere alleggeriti in busta paga. Situazioni miserevoli, disgraziate, avvilenti ma purtroppo reali, vissute. Scusatemi se questo mio scritto appare troppo pragmatico ma è nella mia natura. Come è nel mio carattere essermi scagliato contro chi si recava a scuola la mattina per leggersi il giornale (e ne ho visti tanti in 40 anni di carriera); ora, non lo faccio piu'.